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Il Ministero del Lavoro ha comunicato che è in corso di approvazione il primo decreto correttivo dei decreti attuativi del Jobs Act con il quale si prevede un intervento per rendere pienamente tracciabili i voucher per le prestazioni di lavoro accessorio al fine di evitare un uso distorto di questa tipologia di prestazione di lavoro.

In particolare, verrà introdotta una modalità di controllo analoga a quella già in essere per il contratto di lavoro intermittente che consiste in una comunicazione preventiva, e non sostitutiva della comunicazione obbligatoria al Centro per l’Impiego, ad un indirizzo e-mail dedicato dei dati del lavorotore e delle giornate precise in cui si svolgerà la prestazione di lavoro.

Le imprese che vorranno utilizzare i voucher, infatti, dovranno comunicare preventivamente, in modalità telematica, il nominativo ed il codice fiscale del lavoratore per il quale verranno utilizzati, insieme con l’indicazione precisa della data e del luogo in cui svolgerà la prestazione lavorativa e della sua durata.

Un tale intervento correttivo scaturisce dai risultati della attività ispettiva secondo cui le violazioni più frequenti sono rappresentate dall’utilizzo del lavoratore per più ore o più giornate rispetto a quelle dichiarate oppure dal pagamento della retribuzione in parte attraverso buoni lavoro e in parte “in nero”, oppure dall’utilizzo dei voucher solo in caso di controllo da parte di un ispettore del lavoro.

Su tutte le regole del lavoro, compreso quelle relative al lavoro accessorio, viene eseguito un lavoro di monitoraggio e di valutazione in collaborazione con l’INPS proprio per valutare gli effetti degli interventi di riforma e, alla luce dei risultati, procedere con evenutali ed ulteriori interventi.

Proprio il lavoro accessorio è stato oggetto di valutazione per il crescente utilizzo avvenuto negli ultimi mesi dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 81/2015 sul riordino dei contratti di lavoro. Un maggiore utilizzo si ha, in particolare, nei settori del turismo, dei servizi e del commercio.

 

Su questi settori, come sottolinea il comunicato del Ministero del Lavoro, si concentrerà specificatamente l’attività di controllo che sarà resa più efficace grazie alla costituzione dell’Ispettorato del Lavoro come agenzia che gestirà in maniera unitaria le attività già svolte dagli ispettori del Ministero del Lavoro, dell’INPS e dell’INAIL.

L’affidamento alla agenzia consentirà, dunque, di unificare e  potenziare le ispezioni nelle imprese e, di conseguenza, di dedicare maggiori risorse professionali e di tempo al lavoro di controllo e di analisi dei dati ricavabili dall’incrocio delle banche dati.

Cordiali saluti.

Luigi Birtolo